Un dibattito emerso negli ultimi tempi riguarda il tema del data protection e Covid-19, ovvero la raccolta e il trattamento dei dati personali necessari per ragioni di accertamento e prevenzione.
A questo proposito, un argomento caldo, riguarda l’app IMMUNI, un’applicazione che può essere efficace nella limitazione della diffusione del Covid -19.
Il governo italiano, nell’ordinanza n.10 del 16 aprile 2020 ha scelto l’applicazione di tracing, Immuni, che, secondo le ultime notizie sarà come segue:
– Installazione gratuita e volontaria,
– Che utilizza il bluetooth per rilevare la vicinanza tra smartphone entro un metro
– Nessun utilizzo dei dati di geolocalizzazione.
– Nessun dato identificativo dell’utente
Si sono sviluppati molti dubbi sulla sicurezza e la riservatezza dei dati e come riporta il sito del Ministero dell’Innovazione il funziona sistemerà nel seguente modo.
1. L’utente A scarica l’app, la quale permetterà allo smartphone un’emissione continua del segnale Blooetooth Low Energy. Il segnale include un identificativo di prossimità.
2. Allo stesso modo, farà l’utente B. Gli smartphone dei due utenti registrano nella memoria l’identificativo di prossimità dell’altro, tenendo traccia del contatto.
3. Successivamente, supponiamo che l’utente B risulti positivo al covid-19. Con l’aiuto di un operatore sanitario, B potrà caricare su un server delle chiavi crittografiche dalle quali si può derivare l’identificativo di prossimità.
4. Per ogni utente, l’app scarica dal server nuove chiavi crittografate caricate dagli utenti positivi al virus, deriva i loro identificativi di prossimità e controlla se qualcuno di quegli identificativi corrisponde a quelli registrati nella memoria dello smartphone nei giorni precedenti.
5. L’app di A, trova l’identificativo causale di B, verifica se la durata e la distanza del contatto siano stati tali da aver causato un contagio e se sì, allerterà A.
L’app NON traccia gli spostamenti e la geolocalizzazione.
Come viene tutelata la privacy?
– I dati non lasceranno mai lo smartphone, se non nel caso in cui il soggetto dovesse risultare positivo al COVID-19 a seguito di un esame. In tal caso, la decisione di caricare i dati necessari agli utenti a rischio di contagio è del singolo.
– NON vengono raccolti dati personali che possano svelare l’identità.
– NON viene raccolot nessun dato di geolocalizzazione, come il GPS.
– L’identificativo di prossimità Bluwtooth Low Energy trasmesso dall’app è generato in maniera casuale e non contiene nessuna informazione riguardo allo smartphone e alla persona fisica.
– I dati personali salvati sullo smartphone sono criptati
– Tutti i dati vengono cancellati il prima possibile e non oltre il 31 dicembre 2020.
– I dati vengono controllati dal Ministero della salute.
– I dati sono salvati su server italiani.
Fonte / Ministero della Salute